mercoledì 31 ottobre 2012

Dolcetto o scherzetto? Giochetto.


 
Non una parola in più.
Da quel giorno, il 31 ottobre del 1575, Lady Eleanor Canterville non appuntò alcun pensiero.
Fra quelle pagine ingiallite e fragili come carta bruciata c’era però qualcosa, e la ragazzina che si era intrufolata nella soffitta polverosa dei nonni – in vacanza per la festa del primo novembre nell’umida e fredda campagna inglese – non aspettò neanche un istante ad impadronirsi di quel bellissimo segnalibro.
Sarebbe stato il suo segreto, come segrete erano quelle soffitte e il passato della sua nobile famiglia. 


 

BUON HALLOWEEN!!! 

 

Commentate lasciando la vostra mail e v'invierò il segnalibro da stampare.

lunedì 29 ottobre 2012

How Authors Write

Scorrendo i tweet del mio profilo ho visto un articolo segnalato da lastampa.it e così sono andata a leggere http://www.technologyreview.com/review/429654/how-authors-write/
Come scrivono gli autori oggi? 
E' una domanda che confesso mi sono fatta più volte pensando a pubblicare qualcosa esclusivamente in formato ebook. In Italia si assiste alla semplice digitalizzazione del libro cartaceo ma in effetti quando leggo un ebook che non ha niente in più della semplice scrittura mi domando perchè. 
Il canale digitale apre la strada a contenuti di ogni tipo da poter regalare al lettore e credo che abbia ragione Jason Pontin sulla Mit Technology Review. 
Le nuove tecnologie e i social non possono essere visti come meri canali distributivi, vanno creati prodotti letterari ad hoc. Non perchè l'ebook deve avere qualcosa in più, ma perchè sono due prodotti diversi. Come lettrice sono la prima a scegliere la versione cartacea e patinata di una storia che adoro, o di un autore a cui sono affezionata, ma se di quel libro esistesse una versione digitale con contenuti in più forse le acquisterei entrambe.
Voi cosa ne pensate? 

Liberamente parlando di libri: 1°Giveway del blog: 2 copie di Devilsh di Dorotea ...

Liberamente parlando di libri: 1°Giveway del blog: 2 copie di Devilsh di Dorotea ...: Buongiorno a tutti amici miei! Oggi voglio augurarvi buon weekend in un modo speciale, organizzando un fantastico giveway :D Cosa metto in p...

Halloween Edition


Il giorno più paranormal dell'anno si avvicina e per festeggiare Halloween, oltre a questa piccola personalizzazione del blog, sto preparando una sorpresa tutta da leggere. 
Spero di farcela con i tempi, mi metto subito al lavoro. 

domenica 28 ottobre 2012

Stoner a tutto G.A.S.


Recentemente ho preso parte ad una bella iniziativa di una libreria indipendente aretina la Libreria Universitaria Leggere. Si è trattato di creare un gruppo di acquisto, chiamato G.A.S, e di scegliere un titolo da comprare. I partecipanti hanno usufruito di uno sconto del 10% e il nostro primo acquisto è stato Stoner di John Williams, edito da Fazi.
Ancora non sono riuscita a leggerlo ma è in fila nella pila sul comodino. Presto vi regalerò una recensione, oggi invece vi lascio un piccolo assaggio. 

Quarta di copertina: di Peter Cameron

William Stoner ha una vita che sembra essere assai piatta e desolata. Non si allontana mai per più di centocinquanta chilometri da Booneville, il piccolo paese rurale in cui è nato; mantiene lo stesso lavoro per tutta la vita; per quasi quarant'anni è infelicemente sposato alla stessa donna; ha sporadici contatti con l'amata figlia e per i suoi genitori è un estraneo; per sua ammissione ha soltanto due amici, uno dei quali morto in gioventù. Non sembra materia troppo promettente per un romanzo e tuttavia, in qualche modo, quasi miracoloso, John Williams fa della vita di William Sotner una storia appassionante, profonda e straziante. 
Come riesce l'autore in questo miracolo letterario? A oggi ho letto Stoner tre volte e non sono del tutto sicuro di averne colto il segreto, ma alcuni aspetti del libro mi sono apparsi chiari. E la verità è che si possono scrivere dei pessimi romanzi su vite emozionanti e che la vita più silenziosa, se esaminata con affetto, compassione e grande cura, può fruttare una straordinaria messe letteraria. E' il caso che abbiamo davanti. 
La prima volta che l'ho letto sono rimasto sbalordito dalla qualità della scrittura, dalla sua pacatezza e sensibilità, dalla sua implacabile chiarezza abbinata a un tocco quanto mai delicato. Dio si nasconde nei dettagli e in questo libro i dettagli ci sono tutti: la narrazione volteggia sopra la vita di Stoner e cattura ogni volta i momenti di una realtà complessa con limpida durezza... e attraversa con leggera grazia il cuore del lettore, ma la traccia che lascia è indelebile e profonda.


Che cosa ne pensate?

sabato 27 ottobre 2012

lunedì 22 ottobre 2012

Restare a galla nell'Acqua Buia è uno sporco lavoro

Quarta di copertina: 


Sue Ellen ha sempre saputo che May Lynn sognava di diventare una star del cinema. Quando la ritrova annegata nel fiume Sabine, con i piedi legati a una macchina da cucire, decide con i suoi amici Terry e Jinx di bruciare il corpo e portare le ceneri fino a Hollywood. Un sogno forse irrealizzabile, ma che diventa realtà quando Sue Ellen e i suoi amici - un ragazzo bianco che tutti sospettano di omosessualità e una ragazza nera dalla lingua troppo lunga - scoprono nel diario di May Lynn una mappa che li porta a dissotterrare un bel pò di soldi, più che sufficienti a pagarsi il viaggio fino alla Mecca del cinema, ma anche ad attirare le attenzioni di parecchia gente. Comincia così per i tre ragazzi una fuga a rotta di collo nel Texas degli anni Trenta, così caro a Joe Lansdale. Mentre sulle loro tracce, si staglia l'ombra di Skunk, un assassino spietato che vive nei boschi e taglia le mani alle sue vittime, avvolto nella leggenda eppure pericolamente reale. 

Titolo: Acqua Buia
Titolo originale: Edge of Dark Water
Autore: Joe R. Lansdale
Editore: Einaudi
Prezzo: 18,50 euro
Pagine: 331

Recensione: Restare a galla nell'Acqua Buia è uno sporco lavoro

Ho letto la maggior parte dei libri di Lansdale, potete considerarmi una sua lettrice. Nonostante questo trovo difficile catalogare l'autore in un genere, il suo è il genere Lansdale. 
L'ultimo libro "Acqua Buia" è diverso da tutti gli altri anche se l'ambientazione è cara all'autore, il Texas degli anni Trenta. 
Le prime sessanta pagine sono un lento affogare nell'acqua buia del Sabine, nella vita di stenti di chi ha la sfortuna di essere adolescente in quegli anni. Che tu sia nero o bianco il mondo è crudele, la famiglia non ti protegge, più che altro vieni messo al mondo e poi lasciato alla tua capacità di sopravvivere. 
Sue Ellen è una ragazzina sveglia, capace di tenere a bada gli istinti del patrigno con un bastone di legno ogni volta che rincasa per andare a dormire. I padri sono padroni, mariti violenti e la madre di Sue Ellen preferisce stordirsi che lottare per vivere. 
Se sei bianco riesci a cavartela meglio, ma solo se non sei un ragazzino omosessuale come Terry. Per Jinx, donna, nera e con la voglia di dire sempre la sua, restare in vita è pura casualità. 
Lansdale dipinge questo mondo con estrema cura e con il suo inconfondibile stile. E' un autore capace di lasciarti senza parole con una metafora. Sono abituata alle sue crude realtà ma le prime sessanta pagine sono state dure anche per me, come se affogassi a colpi di bastone. 
Poi la storia prende inizio. Sue Ellen e i suoi amici decidono di fuggire da una breve vita di stenti e di cercarsi il loro futuro a Hollywood, hanno trovato un bel pò di soldi e tutto sembra più facile. 
La madre decide di darsi una vera opportunità e segue la figlia, lontano dalle botte del marito e lontano dal toccasana che le faceva sopportare una vita senza speranza. 
Ed è qui che anche il lettore comincia a vedere una possibilità di fuga dal Texas di quegli anni. Non è certo un bel posto dove stare. 
Fuggono sul fiume, il mezzo più veloce per scappare è navigare. Ma i soldi che hanno preso, benchè frutto di una rapina commessa dal fratello morto della loro amica morta May Lynn, fanno gola a tutti. C'è chi li insegue personalmente e chi assolda un assassino. E compare nella narrazione la figura di Skunk. Una leggenda che diventa realtà man mano che la distanza fra i fuggiaschi e il killer si riduce. 
Molte dicerie si rincorrono su Skunk, sono tutte terribili e sono tutte vere. 
Non vorrei svelarvi il finale anche se è lì che la storia mi ha un pò deluso. I protagonisti riescono ad emergere dalle loro acque buie e Skunk diventa solo una leggenda. 
E' un libro ben scritto, e come potrebbe essere altrimenti visto che è di Lansdale, ma rispetto ad altri suoi libri mi ha coinvolto meno. 


 

domenica 14 ottobre 2012

Al lato oscuro manca qualcosa

Quarta di copertina:

Dopo un matrimonio da favola, Jessica ora si aggira in uno spettrale castello immerso nelle nebbie dei Carpazi e sta cercando di adattarsi al difficile ruolo di principessa. Per amore di Lucius ha cambiato paese, abitudini alimentari - da vegana convinta ora si nutre di sangue - e anche il suo nome: adesso è Antanasia Dragomir Valdescu, futura regina dei vampiri.
Ma i malefici parenti stanno tramando un complotto per impedire l'ascesa al trono della giovane coppia. Lucius viene ingiustamente recluso nelle segrete del castello e Jessica Antanasia deve affrontare con coraggio gli oscuri nemici per difendere il suo amore e il suo regno. 
Jessica però non è sola, può contare sull'aiuto di due validi e quanto mai improbabili paladini: la sua miglior amica Mindy, armata di asciugacapelli, e l'affascinante Raniero, l'unico vampiro abbronzato della storia della narrativa. 
Un'avventura indimenticabile piena di segreti, passioni, tradimenti e paletti di frassino affilati.

Titolo: Promessi Vampiri - the dark side
Autore: Beth Fantaskey
Editore: Giunti
Prezzo: 16,50 euro
Pagine: 618


Recensione: Al lato oscuro manca qualcosa...

Sequel di Promessi Vampiri, nell'edizione italiana unisce il secondo libro "il matrimonio" al terzo "the dark side". 
Il matrimonio è il coronamento di quanto Lucius e Antanasia hanno desiderato nel primo libro: la favola. L'incantesimo dura poco e le prime difficoltà si affacciano alla porta, o in questo caso, al maestoso cancello del castello. 
In the dark side la narrazione ricomincia da capo e intrighi di palazzo mettono a dura prova e in pericolo Lucius e Antanasia. Nel terzo libro, per quanto l'intreccio sia bello - fino alla fine il lettore sospetta chi sia l'autore di questo gioco al massacro dei principi ma non lo scopre - il sequel è meno coinvolgente del primo libro. Lo stile della Fantaskey è sempre fesco e scorrevole ma manca un pò dell'ironia e del paradosso che tanto mi è piaciuto in Promessi Vampiri. Inoltre manca quel pizzico di azione in più.
The dark side gira tutto intorno a quanto viene detto, a reciproche prove di forza tra il potere degli Anziani vampiri e i nuovi principi ma non si arriva mai ad un vero scontro. Il principe viene accusato di omicidio e imprigionato, Antanasia cerca le prove per scagionarlo al processo e salvargli la vita, ma tutto si svolge all'interno delle regole di legge e potere. 
La protagonista per 3/4 del libro è una principessa fragile, impaurita dalla sua nuova vita, e se all'inizio è comprensibile, dopo un bel pò di pagine si sente la necessità di una presa di posizione. Anche perchè nel primo libro Antansia è una ragazza forte. 
Molto divertente è vedere la storia con gli occhi di Mindy, l'amica innamorata di Cosmopolitan e dell'estetica, e conoscere il vampiro surfista/pacifista Raniero. Della serie gli italiani amano il sole e godersi la vita. Bella è l'idea e lo sviluppo del passato nero di Raniero che torna ad essere uno spietato guerriero solo per amicizia e per poco. 
Dal titolo e dalla lettura del primo libro mi aspettavo che Antanasia sviluppasse un suo lato oscuro un pò più guerriero. Ma questo forse è solo un mio desiderio. 
E' un buon libro, dopo il primo è impossibile resistere alla curiosità di leggere il sequel. E lo consiglio, è, tutto sommato, una bella lettura. 
   

 

giovedì 11 ottobre 2012

Prestito da Beth Fantaskey _ Promessi Vampiri, the dark side

<<
- Flaviu, hai il permesso di parlare - sussurrai, riuscendo a malapena a sentirmi. Ero così spaventata che mi fischiavano le orecchie. 
Flaviu si accorse - anzi probabilmente sentì l'odore - della mia paura, proprio come tutti noi sentivamo l'odore del sangue di Claudiu sul paletto di Lucius. Mi voltai verso il posto di mio marito, ovviamente vuoto. Poi guardai Dorin, che però non mi fu di alcun aiuto, e infine fui costretta a girarmi di nuovo verso Flaviu, il quale disse: - Non abbiamo ancora stabilito le condizioni di prigionia. Esistono delle leggi anche per la reclusione.
Sembrava infastidito dalla mia negligenza, ma nei suoi occhi scorsi qualcosa di più. Aveva lo sguardo di un lupo in procinto di attaccare. 
Non sapevo cosa dire, così lo lasciai continuare, pur essendo consapevole che stavo commettendo un errore. 
- L'assassino di Costantin Dragomir veniva tenuto in cella d'isolamento a pane e acqua - ricordò Flaviu agli Anziani. 
- Questa era stata la punizione stabilita nel caso di un crimine contro un Anziano.
A quel punto quasi gli si ruppe la voce. 
- E in questo caso l'Anziano era mio fratello - che Lucius aveva pubblicamente minacciato.
Cella d'isolamento? Pane e acqua?
Cominciò a girarmi la testa. Lucius non mi aveva preparato a questo. >>

Perchè? Perchè non l'aveva fatto?
Quella mattina nel cimitero di famiglia mi aveva detto di non farmi chiudere dalla paura in una bara prima del tempo. 
E io avevo avuto paura di guardare la tomba dei miei genitori.
Paura, paura, paura.
Da quando ero al castello dei Vladescu avevo solo paura. Ora però basta. 
- Flaviu sarai a conoscenza del patto - dissi alzandomi in piedi e inchiodandolo con lo sguardo. 
Perse la sua spavalderia e io ne divorai l'incertezza. 
- Certo - rispose - come tutti - provò a schernirmi e si voltò in cerca dell'approvazione degli Anziani. 
Iniziai a camminare davanti al tavolo senza degnarli. La schiena dritta, lo sguardo fiero; immaginavo mia madre Mihaela Dragomir. Non sono la sua brutta copia, sono come lei. 
- Allora saprai che Lucius è mio marito ora - dissi e mi voltai. 
Flaviu aveva il vuoto negli occhi e il suo sorriso beffardo tremava come una candela. Lo guardai compiaciuta, la sua incertezza aveva un profumo dolce e i miei denti cominciarono a crescere. Avevo sete. 
Un istinto predatorio, a me sconosciuto, era emerso. 
Sorrisi, senza curarmi del fatto che tutti avrebbero visto i denti. 
Sentii un brusio venire dagli Anziani ma non distolsi lo sguardo da Flaviu. Non potevo, la mia sete cresceva. Era la prima volta che desideravo aggredire, da quando ero diventata vampiro. 
Avanzai, un passo dopo l'altro, regale e felina. Raggiunto Flaviu appoggiai le mani sul tavolo e mi avvicinai a lui. Muso a muso. 
- Vladescu e Dragomir sono una casata sola, ma dal modo in cui parli sembra che tu l'abbia dimenticato o peggio; che tu non l'abbia accettato. E' cosi?
Silenzio.
Quel castello non era mai stato tanto silenzioso.
- Come posso dimenticarlo? - disse Flaviu avvicinandosi. 
Sotto al vestito le ginocchia tremavano, ma non mi spostai, sopportai il suo fiato fetido in faccia.
- Bene. Ma l'hai accettato? - urlai.
Stentai a credere fosse la mia voce, e non era certo un atteggiamento regale ma dopo tutto ero cresciuta in un liceo americano come studentessa del club di matematica non come principessa. 
Flaviu, colpito dal tono, esitò. 
- Abituati - incalzai. 
Staccai le mani dal tavolo e mi voltai, con due maestosi passi raggiunsi il trono di pietra della sala e mi accomodai. 
- Questo posto - indicai - è vuoto perché mio marito deve dimostrare la sua innocenza, ma non è vacante. Il vostro principe non sarà tenuto in prigione senza sangue. A costo di nutrirlo con il tuo, Flaviu. 
Ok mi ero lasciata prendere la mano come una cheerleader con un gruppo di nerd.  
Flaviu tirò un cazzotto al tavolo e uscì senza dire niente. Gli Anziani mi guardavano sbigottiti. Ero passata da muta, fragile principessa vampiro, a tirranna in pochi minuti. 
Dovevo proteggere Lucius. Potevo sopportarlo in catene, lui stesso mi aveva detto di condannarlo per scoprire chi l'aveva incastrato, ma assetato no. 
- La seduta è tolta - sentenziai.
Gli Anziani mi sfilarono davanti muti e circospetti. 

Pensai a tutto questo mentre aspettavano la mia vera risposta alla condanna di Lucius...ma non feci niente del genere. 



Espansione mentale della protagonista Antanasia Dragomir Vladescu. E' un mio tributo ai bellissimi personaggi creati dalla Fantaskey, non vuole e non deve essere inteso come denigratorio dell'opera. E' stato ispirato dalla sua lettura e dalla voglia di rivalsa che nutro per la protagonista - dopo quasi mille pagine concedetemi l'identificazione :)
Mi capita spesso, mentre leggo libri che mi piacciono, d'immaginare altre possibili reazioni dei personaggi. 




domenica 7 ottobre 2012

Nemmeno i numeri sono così razionali

 

Quarta di copertina:

Sposarsi con un vampiro non era esattamente nei piani di Jessica Packwood, studentessa all'ultimo anno di liceo. Ma Lucius Vladescu, uno studente straniero dalla bellezza folgorante, compare nella sua vita e le rivela le sue vere origini: Jessica è stata adottata; il paese da cui proviene è la Romania e i suoi veri genitori sono capostipiti di un potente clan di vampiri, i Dragomir. Lucius e Jessica sono stati promessi in matrimonio al momento della nascita e hanno il compito di riportare la pace fra i Dragomir e i Vladescu. 
Jessica, dapprima reticente, cede alla corte di Lucius e, grazie anche alla Guida per Vampiri Adolescenti che il ragazzo le fornisce, affronta la trasformazione da ragazza qualunque a futura principessa vampiro. Superando le insidie di una spregiudicata cheerleader, Jessica si trova così a dover lottare per riconquistare il suo principe, evitare una guerra fra vampiri di proporzioni mondiali e salvare l'anima del suo Lucius dalla dannazione eterna.

Titolo: Promessi Vampiri
Titolo originale: Jessica's guide to dating on the dark side
Autore: Beth Fantaskey
Editore: Giunti
Pagine: 500
Prezzo: 16,50euro

 

Recensione: "Nemmeno i numeri sono così razionali"

 

In matematica non sono mai stata una forza, ne ho mai amato i numeri, li ho sempre trovati così razionali e reali, concreti, un limite alla libertà letteraria. Ma se vi dicessi che: << il pi greco, come tutti i numeri trascendentali è un numero irrazionale. E' una sequenza del tutto casuale. Per sempre >>, cosa rispondete?
La mia è stata: "ho avuto degli insegnanti incapaci di farmi apprezzare la matematica" e subito dopo: "wow...". 
Se nemmeno i numeri sono del tutto razionali allora una vegetariana, appassionata di matematica può essere una principessa vampira. 
Beth Fantaskey smonta così la mente razionalissima della sua protagonista e apre le porte del suo lato oscuro, il passato di Jessica alias Antanasia Dragomir. E insieme a quella abbatte l'ultima barriera razionale del lettore.

Questo libro mi è capitato fra le mani mentre ero a far la spesa - non sò resistere ad un giretto nel reparto libreria ;P - ad incuriosirmi è stato il titolo, mentre discutibile è la scelta grafica della cover italiana.
Una volta aperto, avrei lasciato il titolo inglese, ancora più accattivante: Jessica's guide to dating on the dark side. 
Non conoscendo l'autrice ho effettuato il mio test: "catturami in 3 pagine" - test imperfetto, lo sò, ma con me funziona alla grande - in questo caso è bastata la prima. Quando ho visto che era un estratto della Guida per Vampiri Adolescenti su Amore, Salute ed Emozioni ero già conquistata. Il libro è finito nel carrello e io dritta alla cassa. 
L'ho divorato in una settimana, impossibile staccarsene. Il libro è diviso in capitoletti che sono come cioccolatini, un enorme scatola di cioccolatini...e non ho fatto che gustarne uno dopo l'altro :)
E' un paranormal romance, lo stile della Fantaskey è ironico, fresco, denso d'emozioni e mai scontato. Dell'impianto narrativo ho apprezzato l'utilizzo delle lettere inviate dal protagonista Lucius al cattivo Zio attraverso le quali si può leggere nel cuore e nella mente di questo affascinante principe nero. E mentre l'autrice fa a pezzi la logica matematica di Jessica, Lucius s'infatua degli usi e costumi americani e perciò di una "biondissima" cheerleader. L'inversione dei ruoli a metà romanzo tra corteggiatore e corteggiata fa ripartire la narrazione, una storia dentro la storia, verso un amore travolgente. 
Sto già leggendo il sequel. 




Ecco che cos'ho in mente oggi

Contest Leggendariamente Il Cibo della Mente
Il nuovo contest del blog Leggendariamente che inizia oggi e grazie al quale ho conosciuto un altro bel blog Il cibo della mente
Mi piace molto, parteciperò, sarà il mio primo contest.
Qui tutte le info per partecipare: http://leggendariamente.blogspot.it/2012/10/novita-per-il-blog-gemellaggiocontest.html

giovedì 4 ottobre 2012

Romeo e Giulietta ai tempi del paranormal


Il giusto sottotitolo di questo post potrebbe essere "chiacchiere sulla saga di Twilight" perchè non è una vera recensione. Sono passati troppi anni per farne una, ma come si fa a non cominciare dai must?
Questa saga è stata per me il primo amore con il genere YA paranormal e non posso dimenticarla.
Da lettrice penso che sia importante raccontare l'incontro con il libro. Non con tutti i libri certo, con il libro che rimane nel cuore. 
Inutile dire che una saga così avrei voluto scriverla io - come altri milioni di scrittori esordienti nel mondo ;) - non solo per il successo, ma per la potenza devastante dei suoi personaggi Bella e Edward. 
Io ho conosciuto prima Bella. Di ritorno dall'università - ormai anni fà - nel mio consueto giretto in libreria ho acquistato un noir e la cassiera mi ha infilato nel sacchetto un librettino dall'irresistibile grafica nera: New Moon. Era un estratto del primo capitolo. Una volta in treno non ho resistito e ho iniziato a leggere. Arrivata ad Arezzo sono entrata in libreria un'istante prima che chiudessero e ho acquistato New Moon. Avevo assoluta necessità del seguito. Vi lascio immaginare che occhi ho fatto quando, sdraiata sul letto e pronta ad una serata di gustosissima lettura, mi sono accorta che era il secondo libro della saga. 
La mattina sono tornata in libreria e ho preso Twilight e non sono più riuscita a staccarmi dalla saga fino alla fine. Sarà capitato ai milioni di funs certo, ma non riuscire a smettere di girare pagina è la sensazione più bella che un libro possa regalare. E non c'è niente altro al mondo capace di regalare tanto. 
Edward e Bella emergevano dalla pagina e quando non ero fra quelle, li sentivo camminare al fianco. Il loro amore travolgente, la forza della favola moderna di Romeo e Giulietta, i vampiri sono diventati realtà e se prima raramente avevo pensato a Dracula e fratelli, dopo questa saga incontrarne uno poteva sembrare meno improbabile. 
Insomma avrete capito che è la mia saga preferita, riletta già tre volte. La prima perchè dovevo sapere come finiva la storia, la seconda perchè mi mancavano i personaggi e la terza per apprezzarne la costruzione. Si dice che un libro è narrativamente perfetto quando il lettore accetta il segreto patto di sospensione d'incredulità, per uscire da quello della Meyer mi ci sono volute tre letture. 

Ho deciso d'inuguarare così il mio autorialblog, presto nuove "vere" recensioni. 


mercoledì 3 ottobre 2012

PERSONAGGI IN PRESTITO


Ci sono libri che restano nel cuore, ma ancora più in profondità restano i personaggi delle storie che ci hanno fatto sospirare, piangere e desiderare il loro mondo. 

In questa rubrica del blog prendo in prestito i personaggi che ho amato, quelli che mi hanno accompagnato per mesi o giorni dopo aver chiuso il libro, e li faccio rivivere a modo mio. 
Sarà una raccolta di micropensieri, racconti, esperimenti narrativi dettati da loro: i PERSONAGGI IN PRESTITO.


Presto il primo "furto", tutto da leggere...

RECENSIONI


Amo leggere ed esprimere la mia opinione sui testi.
Il blog è nato proprio dalla voglia di condividere pensieri ed emozioni sui libri, riflessioni narrative e racconti di lettura.
Credo che leggere sia una delle esperienze più belle ed intime che la vita possa offrire. Ho scelto la parola "esperienza" perché la lettura non comincia aprendo la copertina, comincia dall'incontro con il libro.
La scelta del titolo fra gli scaffali rappresenta per me un atto liberatorio: chi voglio essere per i prossimi giorni? un vampiro? un licantropo? una preda? in quale continente, nazione o città? quale epoca si avvicina di più alle mie voglie?

La critica dei Critici ai bookblog


Oggi ho letto questo articolo di Giuseppe Granieri sulla Stampa  http://lastampa.it/2012/09/30/blogs/terza-pagina/i-book-blogger-possono-uccidere-la-critica-EP7HGw4RAp0LP30FONfhLJ/index.html segnalatomi sul mio account twitter e la mia anima Socialnetica si è imbizzarrita. Visti i miei ultimi dieci giorni di lavoro sul mio autorial/book blog non ho certo potuto resistere.  Secondo Sir Peter Stothard «I book blogger possono uccidere la critica letteraria e rovinare la letteratura».  Ammetto che il primo pensiero è stato: ma chi è Sir Peter Stothard? Il giornalista della Stampa mi ha tolto dall'imbarazzo e dall'ignoranza dicendomi che è un blogger, per anni editore del supplemento letterario del Times ed il chair del Booker Prize. Capirete la mia perplessità da neofita del mondo book blog.  Perchè Sir Peter le dirò in tutta onesta che a me questo virtualmondo di lettori che si scambiano opinioni, suggerimenti e dove trovi recensioni per niente patinate anzi spesso divertenti...piace un casino :) Ammetto anche che quando sono davanti allo scaffale di una libreria mi viene in mente quello che ho letto nei bookblog che seguo (ancora devo fare la pagina "blog che seguo" quindi presto capirete di chi parlo ) e ne sono in parte influenzata. Ovvero se ho letto ottime recensioni e commenti entusiasti ho resistenza zero all'acquisto - sì, insomma devo averlo per forza ;) - se ho letto cose negative mi studio la quarta di copertina più a fondo e provo a leggere le prime pagine, ma se a me piace lo predo lo stesso.  Quindi secondo la mia personale esperienza di consumatore di libri e fruitore di bookblog non vedo grandi apocalissi all'orizzonte. Certo se devo mettermi nei panni del recensore letterario la questione cambia, la concorrenza è sicuramente spietata...ma che dire: coraggio e avanti miei cari signori!  A questa concorrenza spietata sono sottoposte tutte le figure del mondo della comunicazione, gli autori di libri per primi. Il web ci rende tutti editori di noi stessi, abbiamo tutti la possibilità di esprimerci e di conquistare un nostro piccolo pubblico. La vera sfida è nei contenuti di qualità perciò, secondo me, ribadire l'ovvia critica contro i bookblog che ormai sono una realtà, non serve a niente.  La domanda è: che ruolo può avere oggi il critico letterario nel web? E' uno di quei mestieri destinati a scomparire? o cambierà "destinazione d'uso" in blogger letterario? Del resto i libri sono sempre più ebook.  Caro Sir P.S. la ringrazio mi ha dato l'input per iniziare il mio blog. 

SOCIALNETICA



Questo spazio all'interno del blog nasce per esprimere un'altra delle mie passioni, sbocciata per lavoro ma che prosegue ancora oggi nell'attuale situazione di precariato. Della serie non facciamoci scoraggiare, il mondo va avanti e nel web corre, meglio non rimanere indietro. La passione e l'interesse per il Social Media Marketing si compenetra con quella per la scrittura. Il social networking sta cambiando le regole dell'editoria mondiale e, a mio parere, anche tutte le figure professionali che lavorano nel settore della comunicazione: giornalisti, editori, redattori e... scrittori. E' in questo spazio che snocciolo riflessioni su nuove tecnologie, folli strategie di comunicazione, reali o immaginarie, ed è qui che m'interrogo sull'impatto che i Social hanno nella vita di ognuno. Secondo voi: 

Stavamo meglio prima di diventare "animali" socialnetici o no?