giovedì 28 febbraio 2013

Siete pronti al Chaos? Anteprima Piemme Freeway

La mia risposta è: "non vedo l'ora di perdermi nel Chaos!". 
Il seguito di Delirium di Lauren Oliver arriverà in libreria il 5 marzo secondo quanto anticipato ieri da Piemme Freeway, ma la versione ebook sarà disponibile già da domani e non me la farò certo scappare; sono queste le ultime dalla pagina Facebook della casa editrice.
Ecco la trama del secondo capitolo di questo distopico che ho adorato. 


TRAMA:

Nel mondo di Lena l'amore è bollato come delirium, una terribile malattia che va estirpata da ogni ragazza. Lena non vede l'ora di ricevere la cura, perché ha paura di innamorarsi, ma proprio il giorno dell'esame conosce Alex, un ragazzo bellissimo e ribelle. L'amore tra Lena e Alex cresce ogni giorno di più, fino a che i due innamorati non decidono di scappara nelle Terre Selvagge. Ma purtroppo i piani non vanno come previsto... Lena si ritrova sola, senza Alex, che è rimasto dall'altra parte della rete, e senza la vita che conosceva. Vuole dimenticare quello che è successo, perché ricordare fa troppo male. Adesso è il tempo di farsi nuovi amici ed è il tempo di unirsi alla ribellione: contro chi vuole estirpare la possibilità di amare dal cuore di tutti gli uomini e contro chi le ha portato via Alex...

Cosa ne pensate?
Per chi ha la fortuna d'iniziare questa serie dall'inizio la Piemme farà arrivare in libreria il 5 marzo anche il primo libro, Delirium, con una veste grafica nuova e al prezzo speciale di 9.90 euro.
La cover è in realtà la stessa dell'edizione americana che è stata mantenuta anche in Chaos, di cui però è stato modificato il titolo, quello originale è Pandemonium. 
Personalmente è una scelta che non convidivo vista la sequenzialità dei titoli della saga, ma sono troppo felice per questa anteprima per fare polemica. 

TRAMA:

Nel futuro in cui vive Lena, l’amore è una malattia, causa presunta di guerre, follia e ribellione. È per questo che gli scienziati sottopongono tutti coloro che compiono diciotto anni a un’operazione che li priva della possibilità di innamorarsi. Lena non vede l’ora di essere “curata”, smettendo così di temere di ammalarsi e cominciare la vita serena che è stata decisa per lei. Ma mancano novantacinque giorni all’operazione e, mentre viene sottoposta a tutti gli esami necessari, a Lena capita l’impensabile. Si infetta: si innamora di Alex. E questo sentimento è come ritornare a vivere, in una società di automi che non conosce passione, ma nemmeno affetto e comprensione, Lena scoprirà l’importanza di scegliere chi si vuole diventare e con chi si vuole passare il resto della propria vita…

QUI trovate la mia recensione di Delirium.
Adesso tocca a voi miei cari lettori, cosa ne pensate?



lunedì 25 febbraio 2013

Anteprima Giunti Y : Hybrid, quel che resta di me

Ed eccola finalmente, la copertina di Hybrid, la novità Giunti Y in uscita in tutte le librerie italiane il 6 marzo. Non vedo l'ora di stringere fra le mie manine questo libro e spero che il mio entusiasmo vi contagi, ma ovvio devo dirvi qualcosa in più!



Titolo: Hybrid
Autrice: Kat Zhang
Pagine: 416
Prezzo: 14,50 euro
Dimesioni: 12,5x18 cm
Copertina: Cartonato con sovraccoperta
Uscita: 6 Marzo 2013
Isbn: 9788809770744
Disponibile in ebook
TRAMA:
NON DOVREI PIU’ ESISTERE MA SONO ANCORA QUI.
In un mondo alternativo, ogni persona nasce con due diverse personalità, due anime. Con il passare del tempo, in modo naturale, l’anima dominante prende il sopravvento e quella recessiva viene dimenticata, scompare come un amico immaginario che ci ha tenuto compagnia solo nell’infanzia. Il sopravvivere delle due anime dopo la pubertà è illegale e visto dalla società come un’aberrazione da correggere.
Ma in Addie, nonostante i suoi sedici anni, è ancora presente Eva, la sua se­conda anima. Rannicchiata nella mente di Addie, Eva interagisce con l’altra par­te di sé: come due vere sorelle si amano, si proteggono, ma possono diventare anche gelose l’una dell’altra.
Nonostante tutti i tentativi per difende­re e nascondere l’esistenza della debole Eva, il segreto di Addie viene scoperto.

Adesso cosa ne pensate?
Quando Giunti Y ha anticipato l'argomento trattato da questo distopico ho saltato sulla sedia e spero che non mi deluda perchè l'idea è davvero originale e mi piace molto. 
Ma voglio dirvi qualcosa in più sull'autrice:

Kat Zhang, poco più che ventenne, è nata in Texas, studia medicina ed è sino-americana.
Questo è il suo esordio e si svilupperà in una trilogia.

Se siete curiosi di conoscere questa promettente esordiente questo è il link al sito dell’autrice: http://www.katzhangwriter.com/Home.html e alla pagina Facebook: http://www.facebook.com/katzhangwriter?ref=ts&fref=ts 
Il link del libro su Giunti Store: http://www.giuntistore.it/customer/product.php?productid=17664

Ma le sorprese non finiscono qui, il 7 marzo Giunti Y farà partire la nuova iniziativa per ampliare il team degli Y Ambassador, prestissimo i dettagli sul Blog Y.
E allora in bocca al lupo a tutti, vi assicuro che è una bellissima esperienza!! 
Ma per me le sorprese non finiscono qui. 
Insieme alla cover ho ricevuto le prime pagine di Hybrid, le leggerò al più presto e vi dirò che cosa ne penso. 
Nel frattempo vi lascio con il prologo:

Prologo 
<<Io e Addie siamo nate nello stesso corpo. Le dita spettrali delle nostre anime erano strettamente intrecciate prima ancora che cominciassimo a respirare. I primi anni in- sieme sono stati anche i più felici. Poi sono cominciate le preoccupazioni, le labbra strette dei nostri genitori, le fronti corrugate delle insegnanti della scuola materna, le domande che tutti pronunciavano a mezza voce quando pensavano che non stessimo ascoltando.
«Perché non cominciano a stabilizzarsi?» Stabilizzarsi.
Cercavamo di formare quella parola nella nostra boc-

ca di bimbe di cinque anni, provandola sulla lingua. Sta-bi-li-za-ssi.
Sapevamo cosa voleva dire. Più o meno. Significava

che una di noi due doveva assumere il controllo. Signifi- cava che l’altra doveva sparire. Adesso so che è molto più di questo, ma a cinque anni io e Addie eravamo ancora ingenue, inconsapevoli.
Quella patina d’innocenza cominciò a sgretolarsi al
primo anno delle elementari. Fu la nostra consulente scolastica dai capelli grigi a scalfirla.
«Sapete, care, stabilizzarsi non è una cosa di cui aver paura» ci disse mentre osservavamo le sue labbra sottili dipinte di rosso. «Forse può sembrarvi così adesso, ma capita a tutti. L’anima recessiva, che sia l’una o l’altra, si addormenta e basta.»
Tralasciò di dirci chi pensava sarebbe sopravvissuta tra noi due. Non ce n’era bisogno. In prima elementare tutti erano certi che fosse Addie l’anima dominante. Riusciva a farci andare a sinistra quando io volevo andare a destra, si rifiutava di aprire la bocca quando io volevo mangiare, urlava «No», anche se io avrei voluto disperatamente dire «Sì». Riusciva a farlo senza sforzo e più il tempo passava più diventavo debole, mentre il suo controllo aumentava.
Ma a volte riuscivo ancora a impormi... e lo facevo. Quando la mamma ci chiedeva com’era andata la gior- nata, io raccoglievo tutte le forze per raccontare la mia versione dei fatti. Quando giocavamo a nascondino, io insistevo perché ci accucciassimo dietro una siepe an- ziché correre a fare tana-libera-tutti. A otto anni diedi uno strattone mentre portavamo il caffè a papà. Abbiamo ancora sulle mani le cicatrici di quelle ustioni.
Più sentivo la mia forza affievolirsi, più mi ostinavo, in una lotta sempre più violenta, cercando di convincermi che non sarei scomparsa. Addie mi odiava per questo, ma io non potevo farne a meno. Ricordavo la libertà di un
tempo... mai completa, naturalmente. Ma potevo chiede- re alla mamma un bicchiere d’acqua, un bacio dopo una caduta, un abbraccio.
Finiscila, Eva, urlava Addie ogni volta che litigavamo. Finiscila e basta. Vattene.
E per molto tempo ho creduto che, un giorno, l’avrei fatto.
A sei anni ci portarono per la prima volta da uno spe- cialista. Gli specialisti erano molto più pressanti della con- sulente scolastica. Gli specialisti ci sottoponevano ai loro insulsi test, alle loro insulse domande e ci facevano pagare parcelle tutt’altro che insulse. Quando i nostri fratellini raggiunsero l’età della stabilizzazione, io e Addie eravamo già state da due terapeuti e avevamo provato quattro di- versi tipi di cure, con lo scopo di favorire ciò che la natura avrebbe già dovuto fare: sbarazzarsi dell’anima recessiva.
Sbarazzarsi di me.
I nostri genitori sembrarono incredibilmente sollevati quando le mie irruzioni diminuirono, quando i dottori cominciarono a presentar loro prognosi positive. Cerca- rono di tenercelo nascosto, ma noi li sentimmo pronun- ciare i loro «finalmente», accompagnati da grandi sospiri, fuori dalla porta della nostra stanza, ore dopo averci dato il bacio della buonanotte. Per anni eravamo state la spina nel fianco del quartiere, lo sporco, piccolo segreto, non così segreto: le bambine che non volevano stabilizzarsi.
Nessuno sapeva che, nel cuore della notte, Addie mi
lasciava uscire e camminare per la stanza, toccare i vetri freddi della finestra e piangere le mie lacrime con le ul- time forze che mi rimanevano.
Mi dispiace, sussurrava lei. E sapevo che era sincera, nonostante tutto quello che poteva avermi detto in pas- sato. Ma questo non cambiava nulla.
Ero terrorizzata. Avevo undici anni e anche se mi ero sentita ripetere da sempre che era del tutto naturale che l’anima recessiva svanisse, io non volevo andarmene. Volevo vedere altre ventimila albe, vivere altre tremila giornate d’estate in piscina, sotto il calore del sole. Vole- vo sapere cosa si provava a dare il primo bacio. Le altre anime recessive erano state fortunate a svanire verso i quattro o cinque anni. Sapevano meno.
Forse per questo le cose sono andate diversamente. Volevo disperatamente vivere. Mi sono rifiutata di cedere. Non sono mai svanita del tutto.
Persi ogni controllo sui movimenti, è vero, ma rimasi: intrappolata nella testa di Addie, paralizzata. Potevo solo guardare e ascoltare.
Non lo sapeva nessuno a parte me e Addie, e lei non aveva nessuna intenzione di dirlo in giro. Ma sapevamo anche cosa toccava ai ragazzi che non si stabilizzavano, che diventavano ibridi. Eravamo perseguitate dalle im- magini degli istituti in cui venivano rinchiusi per non fare più ritorno.
Alla fine i dottori ci dichiararono guarite. La consu-
lente scolastica si congedò da noi con un lieve sorriso compiaciuto. I nostri genitori erano in estasi. Imballarono tutto e ci portarono a quattro ore di macchina, in un altro stato, in un nuovo quartiere, dove nessuno sapesse nulla di noi e dove avremmo potuto essere qualcosa di più che la “famiglia con la bambina strana”.
Ricordo di aver visto la nuova casa per la prima volta dal finestrino della macchina, oltre la testa del nostro fratellino: una piccola villetta color bianco sporco con il tetto dalle scandole scure. Lyle pianse quando la vide così vecchia e malmessa, con il giardino soffocato dal- le erbacce. Nel trambusto che ne seguì, mentre i nostri genitori cercavano di calmarlo, occupandosi allo stesso tempo di scaricare il camion dei traslochi e trascinare dentro i bagagli, io e Addie restammo sole un momento, un minuto intero fuori, al freddo invernale, a respirare l’aria gelida.
Dopo tanti anni le cose si erano finalmente aggiusta- te. I nostri genitori potevano di nuovo guardare la gente negli occhi e Lyle poteva di nuovo uscire con Addie in pubblico. Ci inserirono in una classe di seconda media in cui nessuno sapeva degli anni che avevamo passato a dividerci lo stesso banco, strette e scomode, desiderando solo che nessuno si accorgesse di nulla.
Potevano essere una famiglia normale, con preoccu- pazioni normali. Potevano essere felici.
Loro.
Ma non si rendevano conto che non c’erano solo loro. C’era ancora un noi.
Io ero sempre lì.
«Addie ed Eva, Eva e Addie» cantilenava la mamma quando eravamo piccole, prendendoci in braccio e facen- doci volteggiare per aria. «Le mie bambine.»
Adesso, quando aiutavamo a preparare la cena, papà chiedeva soltanto: «Addie, cosa ti piacerebbe mangiare stasera?».
Nessuno usava più il mio nome. Addie ed Eva, Eva e Addie non esistevano più. C’era solo Addie, Addie, Addie.
Una bambina, non due.>>

Che ne pensate?
 


 

Romance e non solo: Rubrica A TU PER TU CON....Silvia Daveri

Intervista sul mio libro! Sono ospitedel blog ...
Romance e non solo: Rubrica A TU PER TU CON....Silvia Daveri: Buongiorno a tutti!! Iniziamo la settimana con la nostra rubrica A tu per tu con....Silvia Daveri.
La Bestia di Silvia Daveri Ca...

martedì 19 febbraio 2013

1984 la citazione della settimana

E' martedì e l'apputamento con la rubrica QUOTES YOUR LOVED BOOKS torna al suo giorno consueto, miei cari followers. 
Come anticipato, la lettura di questo classico, 1984 di George Orwell, mi sta segnando e ho deciso di condividere una seconda citazione con voi. Il motivo è anche un altro: leggendo questo passaggio ho pensato quanto il libro di Orwell riesca a non tramontare. In 1984 c'è un Partito che governa ogni aspetto della società e ogni istante della vita dei cittadini. I cittadini sono privati della loro identità sociale e politica, umana. Sono ingranaggi del Partito e chi non lo è, fa parte di una massa indistinta che è quella dei Prolet, poveri eppure in numero e forza capace di sovvertire tutto, se solo prendessero coscienza della loro forza. 
Così, mentre i Prolet ignorano la loro potenzialità e il Partito fa affari e tiene per i suoi membri più alti ed eletti ogni privilegio e prelibatezza - la cioccolata è razionata - pochi individui iniziano a pensare che non può andare avanti. Singoli che si avvicinano alla Fratellanza, ad un'idea di cambiamento che è diffusione di un pensiero: riappropriarsi della propria identità civile. 
Sò che in questo blog parlo di libri, ma domenica andrò a votare e mi sento, per estensione ed esagerazione se volete, come Julia, una dei personaggi di 1984, cresciuta dentro la filosofia del Partito, senza conoscere un prima, senza conoscere una società libera e migliore. Io faccio parte di quella generazione figlia del ceto medio che è intrappolata in questi anni di crisi e precariato, di quei nati negli anni '80 a cui i genitori hanno cercato di dare un futuro con una bella laurea. E adesso quel nostro futuro è stato già venduto e si chiama debito pubblico, spread, disoccupazione. Eppure chi ha svenduto quel futuro continua a chiedere voti ai giovani italiani, colorandosi di bandiere nuove e vecchi propositi, proponendo ideali di destra e sinistra in cui non riesco più a notare differenze
No, non ci sto più. Preferisco la Fratellanza, preferisco diffondere la conoscenza da individuo ad individuo. 

Scusate se questo post è poco comprensibile, distante dagli argomenti che tratto di solito, non prendetela male, miei followers, è stato dettato dall'emozione di una lettura :D e da una campagna elettorale mediatica sterile e senza reali soluzioni a veri problemi che mi ha sfiancato.
       

domenica 17 febbraio 2013

We want to read italian ... e tu?

"Si dice spesso di ampliare gli orizzonti di spaziare verso altre culture. Noi invece decidiamo, in controtendenza, di tornare a casa e conoscere meglio ciò che abbiamo vicino. L'Italia non è solo pizza e spaghetti ma un mondo tutto da conoscere e vi assicuriamo che molti scrittori italiani, purtroppo poco conosciuti, sono all'altezza delle più famose firme internazionali" estratto da Italians do it better - Books Edition.



Ecco vi ho incuriosito?
Oggi vi voglio parlare di un nuovo progetto a cui ho aderito con grande entusiasmo e che spero vi contagerà!




Sì, avete capito bene, è nato un nuovo blog ITALIANS DO IT BETTER BOOKS EDITION dove 8 blogger, fra cui io, recensiranno solo libri italiani, di scrittori emergenti e non. Noi crediamo che il Made in Italy meriti di più e abbiamo deciso di creare uno spazio dedicato. 
Non vedo l'ora di cominciare e ringrazio quanti hanno già visitato il blog e aderito!!
Vi invito a dare uno sguardo è davvero una bellissima novità :D
Se volete aiutarci, condividete il nostro banner

  
Beh, cosa ne pensate?
Avete dei titoli italiani da segnalarmi?
  

giovedì 14 febbraio 2013

Baci da batticuore, la citazione della settimana

Chiedo perdono miei cari followers,
avevo deciso di posticipare la citazione della settimana ad oggi per farvi anche gli auguri di un buon San Valentino! Personalmente non adoro questa festa, ma non posso fare a meno di divorare un libro fino a leggere il momento più bello: il bacio tra i protagonisti.
Voi no? Non fate le timide!
Io lo ammetto senza remore, quando c'è una bella storia d'amore un libro per me possiede qualcosa in più e ricordo la maggior parte dei baci letterari che più mi hanno fatto battere il cuore. Così ho deciso di dedicare l'appuntamento con la rubrica

QUOTES YOUR LOVED BOOK

ai baci ed ho scelto quello che, nelle mie ultime letture, mi ha lasciato di più a bocca aperta, forse perchè inaspettato; leggendo la serie della Gier avrei giurato che non si sarebbero baciati fino al secondo libro. Ma può essermi rimasto impresso anche perchè dopo il bacio sono dovuta correre in libreria a cercare il seguito, Blue. 
Qualil vostro bacio preferito?
Adesso che ci penso poteva essere un bel gioco di San Valentino, va beh, il prossimo anno ;D
per ora 

BUON SAN VALENTINO A TUTTE/I!!

  


venerdì 8 febbraio 2013

In my mailbox #3

E siamo già al terzo appuntamento con la rubrica che ho preso in prestito da Kristi del blog The Story Siren.  In my mailbox parlo dei libri ricevuti/scambiati/acquistati che finiscono nella mia lista di lettura.
Questa settimana nella mia casella di posta sono arrivate delle belle sorprese.  
La prima è stata:

 e devo ringraziare Pamela del blog Il cibo della mente   che ha scelto la mia decorazione come vincitrice del contest di natale. Il mio regalo è stata una copia cartacea del libro della Condie, libro che ho letto in versione digitale e che adoro, quindi sono felicissima di avere la mia bella copia da abbracciare.

La seconda è questo ebook in lingua originale.
Ho deciso di partecipare alla Read Along in inglese organizzata dalla instancabile Juliette di Sweety Readers. Metto di seguito la scheda del libro così come Juliette ha tradotto la trama nel suo blog e il link per partecipare alla Read Along.  


Titolo: Hex Hall
Autore: Rachel Hawkins
Editore: Hyperion Book CH 
Trama:
Tre anni fa,Sophie Mercer ha scoperto di essere una strega. Sua madre l'ha appoggiata il più possibile,chiedendo aiuto al padre di Sophie - uno sfuggente stregone europeo - solo quando necessario. Ma quando Sophie attira troppo l'attenzione degli umani al ballo di fine anno a causa di un incantesimo andato terribilmente male, è suo padre a decidere la punizione: l'esilio a Hex Hall, una scuola per Prodigi ribelli, alias streghe, fate e mutaforma.Entro la fine del primo giorno in mezzo ai suoi strambi compagni, Sophie ha raggiunto un discreto punteggio: tre potenti nemiche che sembrano top model, una sbandata inutile per uno splendido stregone, un inseguitore fantasma raccapricciante, e una nuova coinquilina che è  la persona più odiata e unico studente vampiro nel campus. Peggio ancora, Sophie scopre presto che un predatore misterioso è stato trovato ad attaccare studenti, e il suo unico amico è il sospettato numero uno.

 Per me è la prima volta che leggo in lingua, spero di tenere il passo e non perdermi :D 


martedì 5 febbraio 2013

Warm Bodies, la cita-zombie della settimana


E' di nuovo martedì e torna l'appuntamento con la rubrica 


QUOTES YOUR LOVED BOOK

che è in tema con l'uscita al cinema del film tratto dal libro di Isaac Marion, Warm Bodies. Ammetto di essere stata spinta dalla curiosità per il film, ma non riesco a vedere prima la pellicola e leggere poi la storia. In ogni caso deciderò alla fine del libro se andarlo a vedere. Dalle prime pagine warm bodies è una lettura ironica, ma a tratti anche molto cruda. Non riesco però a sbilanciarmi di più per il momento. Di sicuro guardare il mondo con gli occhi di uno zombie è originale :D
Voi avete già letto il libro?
Cosa ne pensate?
Andrete a vedere il film?  

venerdì 1 febbraio 2013

In my mailbox #2 le Anticipazioni Giunti Y di febbraio e marzo

La rubrica è stata creata da Kristi del blog The Story Siren.  In my mail box di solito parlo dei libri ricevuti/scambiati/acquistati che finiscono nella mia lista di lettura, ma questa settimana sono arrivate delle novità al posto dei libri e ho deciso di modificarla un pò per condividerle con voi, miei cari lettori. 

Ed ecco che cosa ci aspetta in libreria nei prossimi mesi:




Uscirà il 13 febbraio l'ultimo capitolo della saga di Lois Lowry, The Giver.
La casa editrice sulla trama ci rivela questo: 
 
"I personaggi e i tre mondi che abbiamo imparato a conoscere e che ci hanno emozionato con The Giver, La Rivincita e Il Messaggero finalmente trovano un comune epilogo. Il libro si apre nella stessa comunità di The Giver, ordinata e perfettamente regolata nei ritmi e nei ruoli. Claire, infatti, è stata destinata nella cerimonia dei Dodici a fare la Partoriente e seguendo il programma dà luce al primo figlio. Purtroppo però qualcosa va storto, il parto ha delle complicazioni e Claire deve essere ricollocata in quanto non adatta al ruolo. Si trova quindi a lavorare al Centro Ittico e a sentirsi diversa dagli altri – saranno forse le pillole che si sono scordati di darle? Sente una mancanza, continua a pensare al Prodotto che ha dato alla luce… a quanto pare è sopravvissuto ed è un maschietto. Trovare una scusa per andare al Centro di Puericultura a vederlo non è tanto difficile. Ma secondo le dure leggi della Comunità, questo Prodotto deve essere eliminato perché difettoso". 


Anticipata l'uscita di Goddess, l'attesissimo libro di Josephine Angelini sarà in libreria dal 27 marzo. 
Questa è la bozza della cover che Giunti Y ha mostrato in anteprima ai funs della serie.
Che dire?
A me la cover piace molto, non sò se sarà definitiva, loro dicono che è una bozza, e allora, bravi, bellissima bozza :D

Ma ci sono altre due succosissime novità. La prima è l'uscita, il 6 marzo, di un nuovo libro dal titolo Hybrid, romanzo sulla convivenza forzata di due anime in uno stesso corpo. La storia affronta il tema dell'identità. Non ho altre news al riguardo sia per quanto riguarda la cover che la trama, presto Giunti Y farà sapere di più. 
La casa editrice avverte anche dell'uscita a breve del secondo capitolo della saga La Casa dei Demoni di Marta Palazzesi e non vedo l'ora di leggerlo. 
Siete stanchi? Troppe novità? Non è ancora finita.
Giunti Y è alla ricerca di nuovi Y Ambassador, dieci per l'esattezza, a metà febbraio verrà svelato tutto!
Che dire, febbraio e marzo sono mesi densi di novità e belle letture. 
Io non me le farò certo scappare :D voi?