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martedì 7 maggio 2013

Intervista l'Editore: Speechless Books, un nuovo modo di leggere.

Buongiorno miei Lettori/Lettrici,
o quanto meno se la programmazione dei post ha funzionato dovrebbe essere martedì mattina *spera intensamente di sì*; oggi pubblico un'intervista insolita. Insolita perchè a parlare dei loro libri non è un autore ma l'editore. Dopo aver letto "La bambina senza cuore" di Emanuela Valentini mi sono interessata al progetto Speechless Books e così ho chiesto alla redazione se era possibile fugare alcune curiosità. La risposta è stata positiva, ecco che cosa ho chiesto loro riguardo agli SL Books.
A "subire" le mie domande sono Pia Ferrara, caporedattrice e ufficio stampa, e Alessandra Zengo, direttore editoriale di Speechless Books.

 


1- Personalmente sono una lettrice digitale, ma quando leggo e-book di solo testo è come se mancasse qualcosa; gli SL sono libri 2.0, ma come sono nati?

[Alessandra Zengo] Speechless Books è frutto del caso, come molti altri progetti della sottoscritta. Avevo già in mente di pubblicare libri (finora mi sono occupata solo di racconti e riviste), ma era un sogno che relegavo sempre a un futuro non così prossimo. Non è così semplice pubblicare libri,
soprattutto se si ha un'anima pignola come la mia. Poi è arrivata l'occasione, sotto mentite spoglie. Ho conosciuto Emanuela Valentini, la nostra prima autrice, mentre partecipava al concorso I-Fantasy Fazi, al termine del quale ho chiesto il suo manoscritto "La bambina senza cuore" in lettura. Mi è piaciuto, ho trovato nella storia e nella scrittura delle potenzialità da sviluppare, e con l'autrice ho cominciato a lavorarci, dopo averle proposto una pubblicazione con Speechless. Il testo era di sole 100.000 battute. Dopo alcuni mesi di lavoro, quello stesso testo era più che quadruplicato. Lavorandoci – insieme ad altri elementi del team di Speechless e nuove, insperate e splendide acquisizioni lungo il percorso – il progetto si è allargato come se avesse vita propria. Così è nato il contenitore e l'idea di Speechless Books, di cui "La bambina senza cuore" (www.labambinasenzacuore.it) non è che il primo progetto.



2- Avete definito gli SL Books come lo slow food dell’editoria; qual è il vostro obiettivo? Creare un prodotto nuovo che finalmente esca dalla dicotomia: “é meglio il digitale o il cartaceo”?

[Pia Ferrara] Anche questo, ma non solo questo. In fin dei conti, che il supporto sia digitale o cartaceo a noi interessa soprattutto la qualità delle storie da proporre ai lettori di Speechless Books. Ci focalizziamo sulla sostanza, senza dimenticare la forma. Leggere in formato digitale non esclude la lettura in cartaceo e viceversa. Il nostro obiettivo a medio e lungo termine è quello di proporre delle storie genuine che possano lasciare qualcosa al lettore, una suggestione, un’immagine, una citazione. Qualcosa di unico, creato e gustato con amore.

3- Gli SL Books sono un’esperienza di lettura multisensoriale che unisce scrittura, illustrazione, reading. Realizzare un libro così è un grande impegno, riuscireste a descriverlo?

[Alessandra Zengo] Sperimentare. Questa la parola d'ordine. Vogliamo usare la fantasia,
applicandola al mondo dell'editoria. Vogliamo creare qualcosa di nuovo che rompa con la tradizione, ma allo stesso tempo ne conservi lo spirito originario, che forse negli ultimi anni si è perso – sempre alla ricerca spasmodica dell'ultimo best-seller o del trend da seguire. L'idea, per esempio, di coniugare parole e immagini non è nuova se pensiamo agli illuminated printings di Blake, o ai romanzi illustrati del XIX e XX secolo, oppure ancora ai libri per bambini; abbiamo però deciso di applicarla anche ai romanzi che normalmente non ne sono provvisti. Pensiamo che non sia solo un'aggiunta estetica gradevole, ma un aiuto concreto per i lettori per inquadrare e fissare una determinata scena nella retina e non solo nella mente. Li aiuta a immaginare concretamente i personaggi e le situazioni nei dettagli. Il reading, poi, realizzato in sala di registrazione, dà una consistenza diversa alle parole, come se fluttuassero attorno al lettore, dando sfumature di tono e significato, nonché il pathos della recitazione, che con la sola lettura solitaria si perderebbero. Soprattutto se la voce è quella di Cristina Caparrelli. 
4- Il mercato editoriale italiano è piccolo e per certi versi attaccato alla tradizione, voi che cosa vi aspettate?

[Alessandra Zengo] Il team è composto da persone molto giovani, quindi aperte al cambiamento e all'innovazione che i nuovi media portano con sé. Con Speechless Books, a cui stiamo lavorando intensamente facendo brainstorming continui, vogliamo proporre al pubblico nuove esperienze di lettura veicolate da strumenti digitali nuovi e sperimentali. Siamo un gruppo affiatato di pochi eletti con una passione smisurata per il nostro "lavoro", che è anche fare e diffondere cultura. Nonostante questo, siamo dei nostalgici. Guardiamo indietro, all'editoria del Novecento, e vediamo quello che vogliamo fare anche noi: artigianato editoriale. Libri belli, curati, amati, seguiti step by step. Nessuna logica commerciale se non recare un servizio ai nostri lettori, con la massima qualità che il nostro marchio può garantire.

5- Come avviene la selezione di una storia che diventerà SL Books? Sarà una collana 2.0 tutta dark e paranormal?

[Alessandra Zengo] Con Speechless Books non vogliamo precluderci alcun genere letterario o commistione, quindi non pubblicheremo solo storie dark e paranormal come La bambina senza cuore di Emanuela Valentini. Nonostante questo, avremo un occhio di riguardo per il fantastico italiano di qualità, un genere inflazionato dopo l'ondata di paranormal/fantasy che gli editori tradizionali – con qualche eccezione – hanno scelto di pubblicare. Oltre alla narrativa di genere, pubblicheremo romanzi di narrativa generale, saggistica e graphic novel. La selezione è un processo relativamente semplice nella pratica: leggiamo i manoscritti (più persone leggono lo stesso scritto per avere pareri diversi) che arrivano in redazione e, se qualche scritto ci convince, rispondiamo affermativamente all'autore. La parte difficile è decidere chi farà parte della scuderia e chi, invece, non ci sembra adatto. Bisogna saper guardare nel testo, senza fermarsi alla superficie; scovare le potenzialità nascoste e farle sbocciare. Vedere se l'autore ha quel quid che lo distingue dalla restante massa di scrittori. Se ha qualcosa da dire, e sa dirlo nel modo giusto. Ed è quello che spero di aver fatto con il romanzo della Valentini.

6- A quando l’uscita del prossimo?

[Alessandra Zengo] Non abbiamo ancora una data ufficiale, ma la prossima pubblicazione è prevista per l'autunno 2013, mentre al momento stiamo lavorando alla definizione del progetto e al sito ufficiale. Abbiamo scelto un'altra autrice, stavolta straniera e famosissima, di cui avrete altre notizie a breve.

7- C’è qualcosa che non vi ho chiesto, e sicuramente c’è, ma che volete aggiungere?

[Pia Ferrara] Anzitutto ti ringraziamo per l’interesse mostrato verso Speechless Books! Il feed back dei lettori per noi è tutto, è a loro che i nostri libri vogliono parlare, non vogliamo chiuderci nell’autoreferenzialità. Il sito ufficiale di Speechless Books è in preparazione, ma nel frattempo vi invitiamo a passare sullo spazio virtuale dedicato a La bambina senza cuore (www.labambinasenzacuore.it) e, se avete dei progetti rimasti fino a ora nel cassetto, tirateli fuori e inviateli a manoscritti@speechlessmagazine.com. In bocca al lupo a tutti!



Personalmente penso che Speechless Books sia una bellissima realtà editoriale tutta italiana da apprezzare e ho voluto conoscerla meglio insieme a voi, miei cari lettori/lettrici; che cosa ne pensate?








martedì 23 aprile 2013

recensione LA BAMBINA SENZA CUORE di Emanuela Valentini

Cari lettori,
appena ho visto l'anteprima di questo libro ho pensato: devo averlo! E quando ho scoperto che era in download gratuito i miei occhi si sono illuminati, mentre un sorriso si è aperto quando l'efficiente ufficio stampa della Speechless Books mi ha inviato il file. Che dire, il fascino di questa storia dark conquista immediatamente, la cover è davvero bella, come la storia, ma è il progetto che più di tutto merita un plauso. Finalmente una realtà editoriale italiana che sfrutta a pieno le potenzialità del digitale, già perchè in questo epub3 troverete non solo testo, ma anche illustrazioni ispirate alla storia e reading. Voglio condividere con voi la presentazione di questa collana proposta sul sito http://labambinasenzacuore.altervista.org/ che spiega a pieno l'anima del progetto editoriale:
"Non solo un magazine, non solo libri: Speechless presenta Speechless Books, un contenitore culturale pensato e plasmato come una vera e propria collana editoriale. Fermamente convinti che reading is the new sexy, vogliamo che ogni nostro progetto racchiuda in sé quella capacità di attrazione che, in un panorama letterario vasto quanto quello attuale, faccia scegliere a un lettore proprio gli SL Books.
Gli SL Books vogliono essere lo slow food dell’editoria: pochi libri ma curati al meglio delle nostre potenzialità. Avranno un gusto diverso, più genuino e continueremo a seguirli a lungo, evitando di accantonarli subito dopo l’uscita come spesso accade nella grande editoria. I nostri autori vengono sostenuti anche in termini di promozione e marketing: non restano soli, costretti a districarsi con le proprie forze nel fitto panorama editoriale italiano. L’interazione con l’autore per noi è fondamentale perché siamo, prima di tutto, lettori appassionati: a muoverci è l’amore per i bei libri e per i bravi autori. A spronarci è la volontà di coniugare le nostre passioni con un impegno qualitativamente alto.
Non vogliamo limitarci a donarvi storie: il nostro obiettivo è coinvolgervi in un’esperienza di lettura unica e innovativa, ben sintetizzata da una sola parola: multimedialità. I nostri libri vanno letti, visti e ascoltati: anche se ci avvaliamo di mezzi tecnologici, ci rifacciamo a una concezione artigianale di editoria. I nostri libri vengono confezionati, sono il prodotto degli sforzi congiunti di un team di lavoro che ha contribuito a rendere gli SL Books differenti dagli altri in ogni dettaglio".

Bene adesso passiamo al libro ^_^

Scheda tecnica:
Titolo: La bambina senza cuore
Autore: Emanuela Valentini
Editore: Speechless Books
Pagine: 282
Versione letta: ebook



L'autrice

Emanuela Valentini vive e lavora a Roma, ma è Londra la città dove il suo cuore si sente a casa. Adora i classici della letteratura ottocentesca per lo stile inimitabile e i temi trattati, ma legge di tutto. Crede nel potere educativo e curativo dei libri, delle parole. Scrivere, per lei, è essenziale come il respiro e lo è sempre stato. Autrice di strane storie, ha un paio di romanzi weird nel cassetto, insieme a un'enorme opera di natura indefinibile di cui preferisce non parlare prima di averci messo pesantemente mano. A marzo 2013 ha visto la luce della pubblicazione, con il marchio Il Libraio di GeMS, l’opera giunta tra i trenta finalisti del Torneo Letterario IoScrittore 2012 Ophelia e le Officine del Tempo. Il suo racconto Cronache di un mercante di stelle comparirà in un'antologia di prossima uscita per GDS Editore. La bambina senza cuore è una vecchia fiaba, riscritta e curata, amata tanto da cucirle intorno un abito di lucente splendore.

Trama:
 
Whisperwood, 1890. Lola, dodici anni, si risveglia nella buca di neve in cui è stata sepolta. Non ricorda nulla. Sul suo petto una ferita aperta, testimone di un gesto efferato. Whisperwood, 1990. La vita di Nathan, quattordici anni, cambia la sera in cui decide di infrangere il coprifuoco che vige a Whisperwood. L'incontro con Lola, la pallida fanciulla che abita in un cimitero in rovina con un angelo di marmo, un gargoyle e un poeta dall'animo inquieto, sconvolgerà la sua esistenza per sempre. Un viaggio a ritroso nelle pieghe del tempo. Un'antica maledizione. Un tortuoso percorso verso la verità.

Il mio pensiero:
 
 La prima cosa che colpisce iniziando a sfogliare l'ebook è l'impaginazione, molto curata e d'atmosfera gotich come la storia che il lettore si accinge a leggere, e questo mi è piaciuto molto. L'unico neo di questo libro, lo dico subito così mi tolgo il pensiero e passo poi ai tanti aspetti positivi, sono le prime pagine. L'apertura della storia cattura immediatamente, ci troviamo in un cimitero della lontana Inghilterra a seppellire una bambina brutalmente uccisa e additata come figlia di strega. La povera anima viene relegata in un isolotto lontano dalla vista del paese e dalle spoglie della gente per bene di Whisperwood. Un'altra bambina speciale, capace di far nascere petali di fiori tra le dita, accompagna l'amica nell'ultimo viaggio e sua madre canta, parole profonde dotate del potere della poesia che risvegliano un'anima addormentata nelle profondità del lago. 
A voi sembrerà che sto spoilerando, ma in realtà questa storia è molto densa e non ho che raccontato le prime tre pagine. L'impianto narrativo è complesso e si spazia avanti e indietro attraverso un secolo, all'inizio disorienta un pò e ci vuole pazienza per riannodare il filo dei tanti personaggi che vengono presentati insieme, ma poi tutto scivola via e la storia ti prende e non è possibile mollarla. 
Altra cosa che ho adorato sono le citazioni di poeti inglesi dell'800 all'inizio di ogni capitolo, scelte con cura e che si compenetrano perfettamente con la storia al punto che nel finale se ne comprende a pieno il senso, non voglio rovinarvi la lettura, quindi dirò solo che la poesia prende davvero vita. 
Lo stile di Emanuela Valentini è impeccabile, dosato al punto giusto, barocco quanto il genere richiede senza mai scadere nell'aulico degli esordi, una grande prova e un grande sforzo. Ammetto che questo stile non si confà al mio e non sarei mai in grado di cimentarmi in una storia così, perciò ne apprezzo a pieno il complesso lavoro. 
I personaggi creati sono la ciliegina sulla torta. Lola è meravigliosa, una bambina magica non solo per i poteri di strega che possiede ma per l'incanto della purezza che regala con la sola presenza, è impossibile non innamorarsi di questo personaggio. Il giovane Nathan è la luce della verità, l'eroe che agisce perchè animato dalla voglia di riparare un torto che ha maledetto la sua famiglia, ma ancora prima di questo viene stregato da Lola. L'incontro fra i due è il punto in cui il libro ha iniziato a travolgermi con la sua forza narrativa e nel finale mi ha strappato più di una lacrima. Anche in questo caso ho ammirato la scelta dell'autrice, se avesse scelto un: " e vissero felici e contenti" la storia non avrebbe la medesima forza. 
Tra i personaggi meritano un plauso anche il poeta e il gargoyle di pietra che si comporta da cane da compagnia, davvero geniali. 
Alla fine del libro l'autrice racconta com'è nata questa storia e le letture che l'hanno ispirata, o meglio gli studi condotti sulle maledizioni di famiglia, in realtà dice di aver sconfitto con questo libro anche quella della sua, un altro mistero che mi piacerebbe scoprire.
Insomma a me è piaciuto veramente tanto, lo trovo curato sotto ogni aspetto e vi consiglio di leggerlo. 
Voglio condividere con voi un piccolo estratto, vediamo se riesco ad incurisirvi:
" Rufus aveva un fisico da molosso, con un muso piatto e rugoso corredato da due brevi corna davanti alle orecchie. 
Sulla larga schiena spuntavano tozze ali di pipistrello, simili a fastidiosi bernoccoli. Subito dietro di lui apparve Lola.
«Non spaventarlo, mio Rufus» disse, rivolta al cane di pietra.
Obbediente, il gargoyle arretrò di un passo, senza smettere di fissare Nathan coi piccoli occhi vuoti.
«C’è davvero qualcuno, allordunque. Sei vivo o morto, di grazia?»
Lo osservava con curiosità. Non sembrava turbata. Non quanto lui, certo.
«Fino a prova contraria sono vivo» dichiarò Nathan non del tutto convinto della sua stessa affermazione e s’accorse, suo malgrado, di sor- ridere. Non era certo di essere vivo dopo tutto quello che aveva passato. D’altra parte gli erano capitate una serie di situazioni lungi dall’essere considerate normali. Probabile che fosse stato ucciso dal grande volatile nero sulla strada di casa e che si trovasse ora alle prese con la sua nuova vita, oltre la vita. In fin dei conti era in un cimitero. Un vecchio luogo di sepoltura sconsacrato. Abbandonato. Tetro e ricoperto di rovi.
Qualcosa in lui si rimescolò. Un senso di dignità, come mai prima di allora, gli crebbe nel petto. Morire era stato semplice. E se morto non era, allora era un guerriero. Era un sopravvissuto. Si tirò indietro i ca- pelli; dopo tutto di cosa doveva avere paura? Quella che aveva di fronte era solo una ragazzina, una della sua età che amava i cimiteri di notte. Tutto qui. E sì che era bella. Aveva grandi occhi verdi, lineamenti gentili e la pelle bianca risplendeva sotto la luna come una perla bagnata di pioggia. Indossava un semplice scamiciato nero e delle scarpette scure consunte. Quello che di lei maggiormente gli piacque fu l’aria di traso- gnato distacco. Una cornice urticante la separava dal resto del mondo, quasi tangibile, difficile da descrivere ma reale.
Lola sembrava una qualche principessa bizzarra, venuta da un altro mondo. Da un mondo buio e romantico. L’amica dei fantasmi. La fanciul- la del cimitero.
«Non hai freddo, tu?» le chiese sollevando un poco il mento. Le mani in tasca, il peso sulla gamba buona.
«No. È una sensazione che ho del tutto obliato» rispose lei alzando le spalle. In quel momento una parte della collinetta fangosa sulla quale si trovavano franò, schiacciata da un sandalo delle dimensioni di un ban- co di scuola. Nathan si gettò a terra coprendosi la testa con le mani: era arrivata l’enorme creatura dalla voce roboante.
«Mio Bianco, avevi ragione! Ecco il ragazzo di cui parlavi. Guarda com’è spaventato. Non ci crederai, è vivo.»
L’angelo di pietra si chinò con lentezza. Mosse il collo e voltò la splendida testa bianca in direzione di Nathan per osservarlo da vicino. Le sue giunture scricchiolarono.
Nathan chiuse gli occhi. Il limite era stato superato: una statua a for- ma di angelo, con boccoli che incorniciavano il viso perfetto, si muoveva e lo stava scrutando come se fosse lui quello strano.
«Carino. Ma niente di eccezionale» commentò l’ultimo arrivato con tono indolente, risollevando il busto dai muscoli scolpiti e levigati.
«Chissà cosa credevo di trovare. I miei entusiasmi svaniscono in fretta, come i vapori dell’alba.»
Il gigante di pietra si voltò allontanandosi a spalle curve, e scompar- ve tra le lapidi trascinando le vaste ali.
«Come ti chiami?» chiese Lola.
«Nathan», rispose senza riuscire a distogliere lo sguardo dai solchi profondi lasciati nel terriccio dalle ali della creatura bianca, «e tu...»
«Mi chiamo Lola.»
«Sì, ehm. Ho sentito lui... insomma, l’angelo, che ti parlava e poi lo spettro... ehm... il Poeta. Hanno detto il tuo nome. Lola.»
Il fantasma stretto in brache legate sotto al ginocchio, elegantissimo nella sua giacca con le code, fece un passo avanti, alto e dignitoso. Puntò gli occhi a terra per qualche istante e poi, impetuoso, li rivolse al cielo.
«Oh! Fumo bianco, pallida tenebra oppiacea, che in volute morbide trasporti languida la mia anima... che darei per un tiro ancora... uno solo, perdermi ancora nella tua essenza e diventare cibo per i sogni infranti degli uomini...»
Nathan rimase a fissarlo, interdetto. Lola applaudì brevemente e il Poeta si esibì in un inchino e l’aria nebbiosa attorno alla sua figura parve mutare d’aspetto, assecondare i contorni sfocati, quasi esaltandoli con sfumature di blu."

 
 
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