martedì 19 febbraio 2013

1984 la citazione della settimana

E' martedì e l'apputamento con la rubrica QUOTES YOUR LOVED BOOKS torna al suo giorno consueto, miei cari followers. 
Come anticipato, la lettura di questo classico, 1984 di George Orwell, mi sta segnando e ho deciso di condividere una seconda citazione con voi. Il motivo è anche un altro: leggendo questo passaggio ho pensato quanto il libro di Orwell riesca a non tramontare. In 1984 c'è un Partito che governa ogni aspetto della società e ogni istante della vita dei cittadini. I cittadini sono privati della loro identità sociale e politica, umana. Sono ingranaggi del Partito e chi non lo è, fa parte di una massa indistinta che è quella dei Prolet, poveri eppure in numero e forza capace di sovvertire tutto, se solo prendessero coscienza della loro forza. 
Così, mentre i Prolet ignorano la loro potenzialità e il Partito fa affari e tiene per i suoi membri più alti ed eletti ogni privilegio e prelibatezza - la cioccolata è razionata - pochi individui iniziano a pensare che non può andare avanti. Singoli che si avvicinano alla Fratellanza, ad un'idea di cambiamento che è diffusione di un pensiero: riappropriarsi della propria identità civile. 
Sò che in questo blog parlo di libri, ma domenica andrò a votare e mi sento, per estensione ed esagerazione se volete, come Julia, una dei personaggi di 1984, cresciuta dentro la filosofia del Partito, senza conoscere un prima, senza conoscere una società libera e migliore. Io faccio parte di quella generazione figlia del ceto medio che è intrappolata in questi anni di crisi e precariato, di quei nati negli anni '80 a cui i genitori hanno cercato di dare un futuro con una bella laurea. E adesso quel nostro futuro è stato già venduto e si chiama debito pubblico, spread, disoccupazione. Eppure chi ha svenduto quel futuro continua a chiedere voti ai giovani italiani, colorandosi di bandiere nuove e vecchi propositi, proponendo ideali di destra e sinistra in cui non riesco più a notare differenze
No, non ci sto più. Preferisco la Fratellanza, preferisco diffondere la conoscenza da individuo ad individuo. 

Scusate se questo post è poco comprensibile, distante dagli argomenti che tratto di solito, non prendetela male, miei followers, è stato dettato dall'emozione di una lettura :D e da una campagna elettorale mediatica sterile e senza reali soluzioni a veri problemi che mi ha sfiancato.
       

3 commenti:

  1. Parole stupende, quelle di Orwell. Sono davvero stata cattuarata da queste poche righe, perché esprimono dei concetti polemici che però dovremmo tenere tutti presente anche oggi. Bellissimo estratto :)

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    Risposte
    1. Orwell non poteva utilizzare parole piu' adatte... lo adoro.
      Clary

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    2. Sì, più vado avanti nella lettura di questo classico e più lo adoro. Resto anche un pò sconcertata dell'attualità delle sue parole. Siamo ancora così inerti di fronte al nostro ruolo di cittadini? Parlo almeno per l'Italia.

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