domenica 15 febbraio 2015

Recensione INFINITO di Alessia Esse - Trilogia di Lilac #3

Cari bloggalettori,
come state passando la domenica? Io mi ritaglio un po' di tempo per parlarvi del terzo capitolo della trilogia di Lilac. Cosa dire? Se avete la fortuna di non averla letta ancora, questa serie vi farà emozionare. Bene, avete già capito che questa è una recensione positiva, anzi direi entusiasta.

Infinito di Alessia Esse - Trilogia di Lilac #3

Titolo: Infinito
Autrice: Alessia Esse
Editore: Autopubblicato - Amazon
Formato letto: ebook
Prezzo: 3,99euro



TRAMA:

Lilac Zinna e Margot Riford hanno una missione: smantellare il governo di Vega G. Le ragazze hanno un piano: Lilac distruggerà l'USP dall'interno, fingendosi alleata della Presidentessa, mentre Margot raggiungerà la Francia per raccontare alle donne la verità sulla Sindrome. Il piano è difficile, ma Lilac e Margot hanno degli alleati: Lilac ha Elia al suo fianco, e Margot non sarà sola quando partirà da Pontenero per tornare a Malorai.
Ciò che le due non hanno messo in conto, però, è che nel mondo creato da Vega G le sorprese sono sempre dietro l'angolo, assieme a nuove verità che, nell'ultimo libro de La Trilogia di Lilac, stravolgeranno e - in alcuni casi - distruggeranno la vita dei protagonisti.
Insieme, Lilac e Margot lotteranno per impedire che il peggio accada; per evitare che la Presidentessa porti a termine il suo vero progetto.

Autrice, ecco come si descrive Alessia Esse nel suo blog:

Vorrei poter dire di aver voluto diventare una scrittrice fin da bambina, ma non è così.
A 5 anni volevo diventare una ballerina. Ero convinta che girare su me stessa come una trottola mi avrebbe portata in tv assieme a Lorella Cuccarini. L'unico posto in cui sono arrivata è il pronto soccorso, con il mento rotto e la ferma convinzione che no, girare come una trottola non faceva per me.
A 8 anni il mio sogno era quello di diventare annunciatrice televisiva. Da qualche parte esiste ancora una registrazione in cui leggo la programmazione di Canale 5 dal TV Sorrisi e Canzoni *va a distruggerla*
A 10 anni ho pensato quello che pensano tutte le bambine, prima o poi: Diventerò un medico! No, non sono diventata un medico.
Neanche una volta ho pensato 'Sarò una scrittrice'. Non credo di esserlo neppure adesso, a dire il vero. A scuola non ero eccezionalmente brava quando si trattava di scrivere qualcosa. Rasentavo la sufficienza, e una volta la mia prof di italiano pensò anche che avessi copiato, tanto quel tema era scritto bene.
Ho iniziato a scrivere seriamente quattro anni fa, online, tenendo un diario della mia (allora incasinatissima) vita sentimentale, e in quell'occasione ho scoperto due cose importanti: 1. Scrivere è bellissimo; 2. Nella mia testolina ci sono un mucchio di storie e di personaggi da raccontare.
Quando non scrivo, immagino le scene che scriverò, e quando i miei personaggi sono in vacanza, divoro libri (e li commento), film e telefilm. E patatine. Già, divoro anche quelle *nasconde la bilancia nell'armadio*
Vivo in provincia di Salerno, circondata dalle colline e dal mare.
Sono nata il 3 Agosto del 1983. Sono mancina. Da piccola mi chiudevo in bagno a mangiare il dentifricio AZ Verde Junior.


Il mio pensiero sul libro:

 Aspettavo l'ultimo libro della Trilogia di Lilac con grande aspettativa e un po' di paura, ho adorato questa serie e non volevo imbattermi nella solita (o meglio, spesso capita) delusione della fine. Beh non c'è stata. Il terzo capitolo della serie è la perfetta conclusione di una storia bellissima e scritta in modo magistrale. Non è un segreto, sono una fan di Alessia Esse che ho conosciuto proprio grazie a Perfetto, primo libro della serie. Esordire con una trilogia così non è da tutti e continuo a chiedermi che cosa stiano facendo gli editori italiani, a parte pubblicare i soliti stranieri pagando un botto per averne i diritti, invece che cercare a casa propria. Questo vale per Alessia Esse e per altri/e autori/autrici che leggo come autopubblicate e che trovo davvero brave. Poi non si devono stupire gli editori se il binomio autore-amazon basta a dare il colpo di grazia ad un settore sempre più in crisi. 
Polemiche a parte, da libraia quale sono mi dispiace che questa serie non sia distribuita nei canali tradizionali perchè mi piacerebbe davvero consigliarla e venderla. 
In questo terzo libro tutti i cerchi della narrazione si chiudono, le domande che il lettore si è posto nei due libri precedenti trovano risposta. Lilac e Baguette prima si dividono e poi si riuniscono e riescono la dove i propri genitori e nonni hanno fallito. E come spesso accade si scopre che ad animare l'animo cattivo di una persona è ciò che di brutto le è accaduto nella sua adolescenza. Si parla molto di rapporti e famiglia in questo terzo libro della serie, anche se azione e sentimenti sono ben bilanciati quindi non ci sono dei momenti in cui la narrazione stanchi. 
Ho iniziato a leggerlo a due settimane dal mio parto e ho proseguito poi dopo la nascita della mia bambina, ritrovare fra queste pagine l'emozione del parto mi ha fatto uno strano effetto. Piacevole però s'intende.
Insomma vorrei dire tante cose riguardo a questo libro prima che la mia piccola di tre mesi si svegli e m'impedisca di finire la recensione, ma ho paura di svelare troppo della trama e rovinare il piacere della lettura. Quindi vi dico solo che è una serie da leggere, che non ha nulla da invidiare a quelle blasonate provenienti dall'estero, anzi, se devo essere sincera la trilogia di Lilac affronta temi come quello dell'omosessualità in modo dolce e profondo. Sono tanti i livelli di lettura e i temi trattati in questa storia, perciò se devo essere sincera è una serie migliore di tante altre lette e "fascettate" con frasi apocalittiche del tipo:"la migliore serie di tutti i tempi"  "ottantamilioni di copie vendute nell'universo conosciuto" etc...

Consigliato a: chi ha pregiudizi sulla qualità del selfpublishing così può capire che si sbaglia, ci sono storie belle e bravi autori anche nel self. A chi pensa che un mondo senza uomini sarebbe migliore.

Vietato a: chi è dotato di ristrettezza mentale e non può lasciarsi andare leggendo una storia che parla anche di lesbismo. E sottolineo anche perchè si parla pure di violenza sulle donne. 



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